Due enormi
astronavi, scortate da uno sciame di sfere luminose,
solcano i
cieli dell’appennino parmense.
Domenica 19 Luglio 2015
Avvistamento U.F.O. sull’appennino parmense
in una località nei pressi di Neviano degli Arduini (PR).
Domenica 19 Luglio,
alle ore 00:35 circa, in un’amena località dell’appennino parmense sita nei
pressi di Neviano degli Arduini (PR), e più precisamente nel territorio in cui sorge
la dimora occidentale del celebre maestro Krishna Das, è stata avvistata una flottiglia di sfere luminose
che, provenendo da est per dirigersi a sud-ovest, effettuava un’ improvvisa
virata sorvolando la sua abitazione per dirigersi poi lentamente verso
nord-est.
Le
forze di pubblica sicurezza sono state immediatamente allertate e una pattuglia
dei carabinieri si è recata sul luogo dell’avvistamento per raccogliere le
dichiarazioni dei presenti sull’accaduto.
I
testimoni dell’avvistamento, che si è protratto per una trentina di minuti,
raccontano che il vasto sciame di oggetti non identificati, composto da un
numero indefinito di sfere emananti luce argentea lunare entro contenuta,
scortavano in processione due astronavi madre di enormi dimensioni: una dall’aspetto
sigariforme e l’altra di forma romboidale con alla
sua destra un’altra astronave, di dimensioni inferiori, le cui luci creavano un
quadrato che rifletteva dal centro un luminescente prisma colorato (verde
smeraldo, bianco avorio, giallo arancio, rosso porpora e indaco). Le sfere
compivano evoluzioni sincrone tra di loro disponendosi in forme geometriche con
movimenti armonici e aggraziati, dando vita a una sinuosa danza che non poteva
essere di natura casuale ma che solo una mente intelligente avrebbe potuto
creare. E’ accaduto che alcune di loro, con repentina accelerazione, si
spostavano da un punto all’altro dello sciame. La straordinaria visione,
raccontano, ha generato uno stato di profondo silenzio interiore e indicibile serenità
nei presenti.
La
località non è nuova a tali avvistamenti, inoltre sono state effettuate
indagini tese ad accertare che non si trattasse di lanterne cinesi, o altri
oggetti simili, lanciati nel cielo in occasione di qualche ricorrenza e da cui è
emerso che, non solo gli stessi non erano stati effettuati, ma risultavano
essere vietatissimi dato l’elevato rischio d’incendio per le aree boschive.
Approfondimenti: http://www.krishnadas.it
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