L’uomo è stato davvero sulla Luna?

Si/No/Forse…

di Antonello Lupino

 

 

14.08.2004 - Ci risiamo

A 37 anni dallo sbarco del primo uomo sul suolo lunare, e dopo le robuste smentite ed alle altrettanto recenti conferme da parte di Edwin “Buzz” Aldrin, riguardo ai presunti avvistamenti di ufo, avuti dall’equipaggio dell’Apollo 11,  ci risiamo con le polemiche vecchie e nuove sui fatti accaduti.

 

 

 

 

Una doverosa cronologia

Sicuramente la maggioranza dei lettori, conoscerà i fatti accaduti durante e dopo le missioni spaziali americane denominate “Mercury” ed “Apollo”. Forse però, non conosce a fondo tutti i retroscena cospirativi e non, verificatisi durante lo svolgimento di queste missioni. Appare d’obbligo, per quanto mi riguarda, far seguire una doverosa cronologia che ripercorra le tappe degli eventi dell’Apollo 11, legate agli ufo, integrandole con altri episodi analoghi occorsi alle successive missioni, non meno importanti della prima.

 Durante la missione Apollo 11 sulla Luna, le trasmissioni radio tra il controllo a terra e gli astronauti sul nostro satellite, sono state intercettate da alcuni radioamatori privati. Subito dopo il rientro dei tre mitici “uomini delle stelle”, si sono accese le polemiche su ciò che potrebbero aver visto e vissuto i tre astronauti durante la loro missione. Vi sono state, com’era logico per un ente statale blindato come la Nasa, le consuete dichiarazioni che nulla di anomalo era stato trovato od avvistato sulla Luna. A queste dichiarazioni fecero contrasto le ulteriori negazioni di alcuni degli astronauti delle missioni Mercury ed Apollo (che nel frattempo proseguirono), circa presunti incontri ravvicinati avuti dai terrestri con esseri alieni e le loro astronavi.

Ciò evidentemente non bastava ai cosiddetti ricercatori di ufo, che in seguito avrebbero assunto il nome di ufologi, a chiarire il contenuto di quegli strani dialoghi tra il Centro di Controllo a terra e gli astronauti sul suolo lunare. Sia che vada bene l’ipotesi degli alieni sulla luna, sia quella che propende per un nulla di fatto, bisogna chiarire perché dalla missione dell’Apollo 12 in poi, tutte le trasmissioni radio, sono state ritrasmesse dalla Nasa, in differita di circa cinque minuti. Cosa doveva accadere nei minuti successivi al dialogo? Cosa doveva essere cancellato o ridotto? Non è spiegabile questo atteggiamento da parte di un ente statale, sovvenzionato con fondi di tutti i cittadini che, oltre alla vittoria nella competizione spaziale Usa/URSS, si attendevano la risposta all’annosa domanda “Siamo soli in questo Universo?”.  Negli anni che seguirono dopo la fine delle missioni Apollo, si susseguirono una serie di dichiarazioni interessanti, rilasciate non da persone qualsiasi, ma da tecnici e appartenenti ad alcuni equipaggi delle missioni Mercury ed Apollo.

Prima di inserire i nuovi fatti, vorrei però fare ai lettori, un riassunto veloce di ciò che si è detto e scritto (prove alla mano, mai confutate pienamente dalla Nasa!), sin dalla fine delle missioni Apollo (le missioni Shuttle, meritano un altro approfondimento).

 

 

 

Missione Apollo 11- Equipaggio: Armstrong, Edwin “Buzz” Aldrin e Michael Collins  

 

I fatti strani si verificarono ancora prima che l’equipaggio atterrasse sulla Luna. In effetti, Neil Armstrong, Comandante dell’Apollo 11, chiese al Controllo Missione di Houston, dove si trovasse rispetto a loro lo S-IVB, ovvero il terzo modulo del razzo vettore che li aveva sospinti verso l’orbita lunare e che era stato sganciato a termine al suo esaurimento. Dopo qualche minuto, Houston rispose che il modulo sganciato  si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri dalla loro capsula. “Non poteva dunque essere quello, il grande oggetto che si vedeva dall’oblò ad una certa distanza da noi! Ha rivelato in seguito “Buzz” Al drin.  L’oggetto che noi abbiamo visto era a forma di anello e si muoveva ad ellissi. Mike Collins decise di osservarlo meglio con il telescopio di bordo, ma non era sicuramente il nostro razzo”.

 

Di comune accordo, l’equipaggio dell’Apollo 11 decise di non comunicare nient’altro alla base, parlandone in un briefing riservato, al loro ritorno. In merito, Aldrin ha inteso dichiarare: “Che potevamo fare? Dovevamo metterci a gridare “Hey, c’è qualcosa che si muove qui di fianco al nostro modulo. Avete idea di che cosa possa essere?”  Tutto il Mondo ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, soprattutto molti radioamatori che si erano sintonizzati sul nostro. Avevamo  il timore che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione (?) a causa di una minaccia aliena o per qualunque altra stupida ragione. Perciò decidemmo unicamente di informarci a scopo precauzionale, circa la situazione momentanea.

 

Ma i problemi non erano finiti. I due “sfortunati” astronauti, Neil Armstrong e Edwin Aldrin, si imbatterono durante la loro prima passeggiata lunare, in qualcosa di ufficialmente sconosciuto (o conosciuto sino ad un certo punto?). Sembrerebbe che, da un presunto loro dialogo captato a terra da alcuni radioamatori, essi abbino avuto un incontro con una o più entità aliene, posizionate sui bordi del cratere lunare che gli astronauti dovevano ispezionare. Questa è la traduzione di quello che si sono detti ( il presunto dialogo, è presenti in formato audio sul sito http://www.ufocui.it ):

 

Astronauta 1: Ma che cos'è quello?

Astronauta 2: Avete una spiegazione?

--BEEP--

Houston: Non vi preoccupate, attenetevi al programma!

--BEEP--

Astronauta 1: Mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!

--BEEP--

Houston: Sappiamo di questo, andate dall'altra parte!

--BEEP--

Astronauta 1: Ma che diavolo è quello? È incredibile ...... Dio ... ma cos'è?

--BEEP--

Astronauta 1: Allora, me lo dite?

Houston: Cambiate frequenza, usate Tango, Tango!

--BEEP--

Astronauta 1: Allora è una forma di vita, quella!

--BEEP--

Houston: Cambia frequenza, usa Bravo Tango, Bravo Tango, scegli Jezebel, Jezebel!

--BEEP--

Astronauta 1: ......sì! ..... ma tutto questo è incredibile!

Houston: Passa su Bravo Tango, Bravo Tango!

 

Da quello che si evince ascoltando la registrazione, data la concitazione del momento, se ne deduce che i due astronauti abbiano visto sulla Luna, qualcosa a cui non erano preparati. Ciò si interseca con altri “strani” eventi accaduti alla missione 11 della serie Apollo.

 

Trenta anni dopo (luglio del 1999) il mitico primo sbarco dell’uomo sulla Luna, Edwin Aldrin viene intervistato da un giornalista, in merito agli eventi di quel 20 luglio del 1969, al che lo stesso reagisce in maniera spropositata. Ecco l’articolo relativo ai fatti:

 

L’ex astronauta Edwin Aldrin (o Buzz, come viene chiamato), secondo uomo sulla luna, afferma che ha sporto denuncia alla polizia, circa le perplessità espresse per la presenza dell’uomo sulla Luna, a seguito di un’intervista personale rilasciata al compatriota Bart Sibrel, in un albergo in Beverly Hills, in California. Sibrel che ha 37 anni (Aldrin ne ha 72), crede che l’intera storia della conquista lunare sia una cospirazione e perciò ha chiesto ad Aldrin di giurare sulla Bibbia ciò egli fece nello spazio. Aldrin si infuriò  tal punto che cerco di mettere le mani addosso al giornalista. Quello che accadde dopo (concordante con la versione di Sibrel) è quel Aldrin ha confessato. Il caso fu registrato in un video. Nessuno dei consulenti di Aldrin fu d'accordo nel rilasciare l’intervista alla stampa, da quel momento sino ad oggi.

 

 

La Cospirazione                                               

Il giornalista Bart Sibrel afferma ancora: Viene spesso riferita la diceria, soprattutto nei siti web, che l’intera Missione Apollo sarebbe stata contraffatta, usando all’uopo, la mano del regista Stanley Kubrick, patrocinato dalla NASA. Si analizzano luoghi e circostanze attendibili (ciò che è giusto e non si vuole dire), ma fino a questo momento nulla garantisce realmente tale ipotesi cospirazionista. La maggior parte dei critici giudicano la veridicità della Missione Apollo 11 come un errore d’interpretazione voluto. Tutto questo viene riferito non tenendo conto della politica e della storia.

 

Nel 1983, ottenni una intervista con Neil Armstrong, il primo essere umano a camminare sulla Luna. Lui soleva prendere il caffé mattutino con molti giornalisti specializzati in aeronautiche spaziale, ma mentre noi l'attendevamo, il suo assistente annullò l’incontro, causando in tutti i giornalisti presenti il disappunto generale.

 

Dal canto mio, come studioso dei programmi spaziali americani e sovietici, rimasi fortemente deluso. Quando Armstrong finì il caffé in quell’ albergo, ognuno andò via. Notai un telefono nella sala del vip del ristorante e mi allacciai chiedendo di parlare con la stanza del Sig. Armstrong. Siccome la connessione avveniva dalla linea del proprio albergo, nessuno sospettò nulla e   quindi mi misero in contatto con Armstrong.

 

 Armstrong attendeva, e quando gli spiegai che volevo solamente fargli delle domande e mi sarebbero occorsi alcuni minuti, rispose: “Lei aveva la faccia bastonata, di uno che non avrebbe accettato l'annullamento……(sogghignando per scoraggiarmi). Poi……..  Sono d'accordo con l'esclusiva, proprio perché non sarei sorpreso delle domande che mi porrà….... Iniziavo la mia carriera ed imparai presto a non dare peso facilmente a ciò che mi veniva detto!  Soprattutto quando osservai che egli era stato il più importunato degli altri astronauti, tempestato da domande che avevano già ascoltato migliaia di volte, sullo sbarco lunare, realizzando che mi avrebbe dato buca.

 

Sia come sia, gli astronauti che parteciparono alla Missione Apollo 11  finivano sempre per ascoltare le stesse domande, giorno dopo giorno, eternamente. Inoltre, considerando che sarebbero potuti morire facilmente in quelle “scatole di sardine” spaziali, il proprio suggerimento è che nulla di quello é accaduto può essere abbastanza forte per far bollire il sangue di un settantaduenne. Il che forse spiega perché un uomo di 72 anni, ex-astronauta parla ed un “ragazzo” di 37 dubita della sua parola.  Ad ogni modo, questo caso è la punta di un iceberg di dubbi, che comincia a trasparire ma che costantemente si cerca di contenere.

 

Le teorie sulla finzione dello sbarco lunare

 

Successivamente alla strenua difesa di Aldrin sullo sbarco lunare, si rafforzano le prove di quella che sembra invece essere stata una montatura  spaziale. Ora parlano i sostenitori della "Moon Conspiracy", l'ipotesi di complotto spettacolare che verificherebbe la tesi che il controllo sulla popolazione mondiale, ormai, non si gestisce più soltanto con mezzi economici, bensì anche e soprattutto con mezzi spettacolari: “Non fanno parte della schiera dei teorici della cospirazione soltanto sbandati, paranoici, mezzi matti. L'interpretazione delle foto riprese durante le missioni Apollo, infatti, sono frutto di anni di ricerche, a cui hanno dato una forte contributo anche i docenti del prestigioso MIT, la fabbrica dei Nobel americani.  Nella fattispecie, sono due motivazioni di ordine generale a mettere in dubbio la veridicità dell’allunaggio. La prima e più importante: la Nasa, nel 1969, non disponeva della tecnologia necessaria per spedire un uomo sulla Luna e riportarlo vivo a Terra: Bill Kaysing, un pezzo grosso della Nasa di quegli anni, testimonia che gli fu affidato uno studio di probabilità per un viaggio umano verso la Luna e ritorno, e che i risultati di tale studio davano alla missione lo 0.0017% di possibilità di riuscita. Seconda prova di ordine generale: nel 1969 non era possibile trasmettere immagini televisive da una distanza simile. C'erano problemi di trasmissione stabile di un'immagine fissa da 50 miglia, e la distanza tra Luna e Terra è di 150.000 miglia. Infine la luce nelle foto (e qui si entra nell'àmbito delle analisi specifiche). Le obiezioni maggiori riguardano la distanza della fonte di luce dai soggetti fotografati: risulta essere impossibile che si tratti del sole. A volte, addirittura, le fonti di luce sono più d'una e le ombre rivelano clamorose incongruenze. Infine, c'è buio totale a 20 metri, senza stelle visibili, quando in assenza di atmosfera si dovrebbero notare.”.

 

A questo si aggiungano altre interpretazioni del vero/falso, seguitesi nel corso degli anni, non ultimo, lo speciale RAI di Giovanni Minoli, andato in onda il 22 agosto u.s., nel quale una folta schiera di esperti schierati pro e contro la teoria cospirativa dell’allunaggio dell’Apollo 11, esponeva le proprie conclusioni.

 

 

 

Aldrin e le nuove dichiarazioni

 

Proprio quando il peso delle prove in favore del finto allunaggio si fa consistente, ecco che alcune settimane or sono, sul canale satellitare Science Channel, verso le 14.30 era in onda il programma "First on the Moon: The Untold Story", un documentario sui voli spaziali, in cui fa la sua apparizione Edwin Aldrin, che rilascia alcune contrastanti dichiarazioni, coadiuvato dal Dr. David Baker, responsabile della missione Apollo 11.

 

La premessa del documentario conteneva la seguente dichiarazione di Aldrin:


"C'era qualcosa là fuori che, uh, era abbastanza vicino da essere osservato, e cosa poteva essere? Mike (Collins) pensò che avrebbe potuto vederlo nel telescopio e riuscì a farlo e quando l'oggetto era in una posizione, che aveva una serie di ellissi, ma quando gli hai dato forma reale era una sorta di L. Questo non ci potè dire granché".


Ad un certo punto, all’interno di questo documentario si parla di un incontro avvenuto tra l’equipaggio dell’Apollo 11 ed un oggetto volante sconosciuto. Ecco il riassunto:

 

Speaker: Ma dopo tre giorni e 200000 miglia, il Controllo Missione non diede importanza a un messaggio criptico proveniente dall'Apollo 11.


Apollo 11: Avete qualche idea di dove sia rispetto a noi l'S-IVB?


Controllo Missione: Aspettate un attimo!


Speaker: L'equipaggio chiese informazioni sulla posizione dell'S-IVB, lo stadio finale del razzo che li aveva spediti in orbita due giorni prima. Questo breve messaggio nascondeva uno straordinario evento: l'Apollo 11 non era solo nello spazio.


Buzz Aldrin: C'era qualcosa là fuori che, uh, era abbastanza vicino da essere osservato, e cosa poteva essere?


Speaker: Vicino all'Apollo 11 stava viaggiando un oggetto misterioso simile a questo [viene mostrato un oggetto ad anello], filmato in una missione successiva. Se non era parte del loro stesso razzo, poteva essere solo una cosa: un Ufo.


Aldrin: Mike (Collins) pensò che avrebbe potuto vederlo nel telescopio e riuscì a farlo e quando l'oggetto era in una posizione, che aveva una serie di ellissi, ma quando gli hai dato forma reale era una sorta di L. Questo non ci potè dire granché.


Dr. David Baker (scienziato dell'Apollo 11): la NASA sapeva molto poco riguardo, ehm, l'oggetto avvistato dall'Apollo 11. Era evidentemente un "oggetto volante non identificato", ma simili oggetti non sono rari e la storia di ogni precedente volo spaziale in orbita attorno alla Terra indica che gli equipaggi videro vari oggetti.


Speaker: Sebbene avesse una buona visuale dell'UFO, l'equipaggio fu prudente nel riportarlo al Controllo Missione.


Aldrin: In quel momento, ovviamente, noi tre potevamo gridare "Hey Houston abbiamo qualcosa che si muove di fianco a noi e non sappiamo cosa sia, se voi lo sapete potete dirci cosa sia?" Non lo facemmo, perché sapevamo che quelle trasmissioni avrebbero potuto essere ascoltate da ogni sorta di persone, e chi lo sa se qualcuno avrebbe potuto chiedere di farci rientrare a causa degli Alieni o per qualunque altra ragione, così decidemmo di chiedere cautamente a Houston dove fosse, a che distanza da noi si trovasse lo stadio S-IVB.


Speaker: Ignaro del dramma che si stava svolgendo nello spazio, il Controllo Missione mandò la posizione all'Apollo 11.


Controllo Missione: Apollo 11, Houston. L'S-IVB è a circa 6000 miglia nautiche da voi in questo momento.


Aldrin: E pochi attimi dopo, siccome ci dissero che era qualcosa come 6000 miglia da noi a causa della manovra, e noi non pensammo davvero di poter scorgere qualcosa di tanto lontano, decidemmo che dopo un istante di osservazione, fosse il momento di andare a dormire e di non dire nulla a riguardo fino al nostro ritorno e al momento del debriefing.


Speaker: Ad oggi, qualunque cosa fosse quella vista dall'equipaggio, non è stata mai identificata con certezza o riconosciuta ufficialmente.

 

Dr. David Baker: C'era un sacco di gente all'interno del programma che successivamente ne uscì e si convisse fortemente che gli UFO esistono e che [ri-scusatemi... "lead to some concern on NASA's part where they got the agreement of the crew"] di non dire mai nulla pubblicamente per paura di essere ridicolizzati.

 

Queste dichiarazioni sono state quasi “limate” da Aldrin, nel corso di una ulteriore intervista.



Stranamente, scompaiono le prove !

 

A complicare tutto, circa un mese fa, la televisione americana, lancia la notizia che delle 700 bobine di filmati dell’Apollo 11, ne sono scomparse 690. In pratica tutte! Naturalmente la notizia è stata ripresa da tutti i maggiori giornali nazionali mondiali. La versione ufficiale è che non sono in nessuno degli archivi del Goddard Space Flight Center, in Maryland, che avrebbero dovuto conservarli.

"Voglio chiarire che i nastri non sono andati persi, perché questo significherebbe che sono stati conservati malamente e ora non avremmo nessuna possibilità di ritrovarli. Il problema è solo che non sappiamo dove sono." Dice John Sarkissian da Cape Canaveral, parlando dei tre filmati registrati, contemporaneamente, da tre centri spaziali sulla Terra: uno in California, a Goldstone, e due in Australia, a Honeysuckle Creek e a Parkes.

 

Il problema è che gran parte delle persone che li hanno archiviati sono morte o in pensione chissadove, e di anni ne son passati parecchi, dal luglio del '69.

 

Questo scenario si avvicina sempre più a quella che io definirei “disinformazione”. Mi spiego meglio.

1) Abbiamo una posizione che Buzz Aldrin difende strenuamente che è “noi siamo stati sulla luna”;  ne abbiamo un’altra in cui Aldrin non afferma né smentisce, e che riguarda l’incontro con gli ufo.

2) Per contro, abbiamo un insieme di esperti di varie discipline, che si dice convinto che l’allunaggio dell’Apollo 11 sia una fiction montata presso qualche studio televisivo, sulla sorta  del film “Capricorn One”. 

3) Abbiamo poi un documentario, in cui Aldrin conferma la presenza di un ufo accanto alla capsula spaziale.

4) Aldrin in seguito smussa le proprie dichiarazioni sulla presenza di ufo durante la loro missione.

5) Scompaiono le pellicole dell’intera missione.

 

Sembra quasi il copione di un programma, i cui risultati mirano a confermare che Aldrin ed Armstrong hanno veramente messo piede sulla Luna. Quindi in un primo momento Aldrin vede gli ufo in orbita e sulla Luna, ma smentisce, appoggiato dalla Nasa. Si inseriscono nella vicenda, coloro che negano che l’uomo sia stato sulla Luna. A questo punto, sia la Nasa che Aldrin devono affermare qualcosa che confermi, in mancanza di foto o filmati autenticati dalla stessa Nasa, che loro sulla Luna ci sono stati. Di conseguenza, il fatto che confermerebbe ciò, è affermare di aver visto presenze non terrestri. Non è un caso, che poco prima della notizia della scomparsa delle bobine, Aldrin abbia quasi ritrattato di aver visto ufo nello spazio.

 

In ogni caso, io penso che sebbene l’Apollo 11 abbia rappresentato il capostipite nell’evoluzione dei programmi spaziali americani, nonché il precursore delle missioni lunari umane, ci sono altre missioni lunari, in cui sono state confermate da alcuni membri degli equipaggi, le presenze aliene sia in orbita che sul suolo lunare.

 

A conferma di ciò, espongo i seguenti brani, tratti dalle conversazioni degli equipaggi dell'Apollo conseguenti al numero 11, sulla luna per una missione di Controllo. Essi dimostrano che gli astronauti si imbatterono in alcune strane se non inspiegabili strutture e fecero insoliti avvistamenti di veicoli spaziali non identificati mentre si trovavano sulla superficie lunare. Queste insolite scoperte, se considerate insieme alle anomalie che Richard Hoagland (Autore del libro Monuments on Mars), ha riscontrato nelle fotografie della luna scattate dagli astronauti, forniscono la prova schiacciante dell'occultamento da parte della NASA di ciò che gli equipaggi delle missioni Apollo scoprirono realmente sulla Luna, nell'arco di tempo che va dal 1969 al 1972. I brani che seguono sono stati presi per la maggior parte dal libro, ormai fuori stampa “Our Mysterious Spaceship on Moon" di Don Wilson (Dell, 1975), tralasciando per un attimo ciò che deriva dai dialoghi dell’equipaggio dell’Apollo 11, e che riprenderemo prima della fine dell’articolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Missione Apollo 16 - 27 Aprile 1972. Equipaggio: Charles Duke, Thomas Mattingly e John Young – Obiettivo: Atterraggio sugli altipiani di Descartes – Dialogo 1

 

(il dialogo si svolge in maniera molto eccitata NdA!)

Duke : Questi dispositivi sono incredibili, non sto rilevando niente

Young : OK, ma uomo, sarà dura!

Duke : Hai ragione-YOWEE ! Uomo - John, ti dico che si vede qualcosa qui. Tony, i blocchi di Buster sono coperti - il fondo è coperto di blocchi, per cinque metri. Inoltre i blocchi sembrano avere un’orientazione da nord-est a sud, mente verso il muro su quei due lati e sull'altro lato si può appena vedere il loro affiorare per il 5 percento;

Capcom: Buona esibizione. Sembra secondaria.

Duke :Quello blu che ho appena descritto dall'oblò del modulo lunare è colorato perché è rivestito di vetro, ma sotto il vetro è di cristallo, la stessa struttura della Roccia della Genesi, morta sul mio segno.

Young: Segna. E' aperto.

Duke: Non ci posso credere!

Young: Ed io ho messo quella bellezza in secco!

Capcom: Dover. Dover. Inizieremo EVA-2 immediatamente.

Duke :Faresti meglio a mandare un altro paio di ragazzi qui. Avranno da provare (……confuso).

Capcom: Mi suona familiare.

Duke: Ragazzo, ti dico che questi EMU e PLSS sono veramente superfantastici

 

E' ovvio che gli astronauti stanno parlando in codice,volendo mascherare a che cosa stessero realmente riferendosi. La grande domanda è: “Perché quelle urla eccitate ? Ciò può essere semplicemente dovuto alla raccolta di rocce lunari, come vorrebbero farci credere? Oppure hanno scoperto qualcosa di più sostanzioso, da non condividere con l'opinione pubblica ?

 

Dialogo 2 : Si descrivono forme e tunnel sulla luna.

 

Duke: Lo sentiamo sotto i nostri piedi. E' un posto soffice. Più solido. Dove noi siamo. Ti dico una cosa: Se questo posto avesse l'aria sarebbe sicuramente bellissimo. E' bellissimo con o senza aria. Lo scenario sulla vetta della Stone Mountain. Avresti dovuto vederlo per crederci, queste forme sono incredibili!

Controllo della Missione: OK, potresti dare un’occhiata a quella zona fumosa e dire cosa riesci a vedere sulla superficie?

Duke: Aldilà di queste colline, la struttura finisce quasi nel burrone che ho descritto, ed una va sulla vetta. Non riesco a delineare la parete di nord-est del burrone. A nord-est ci sono tunnel, a nord si abbassano verso est con un angolazione di circa 30 gradi.

 

Missione Apollo 17: 7 -19 dicembre 1972 - Equipaggio: Eugene Cernan, Ronald Evans eHarrison Schmidt. Obiettivo: Atterrare nella Valle Taurus Littrow.

 

Seguite  la strana conversazione che ebbe luogo.

 

Controllo della Missione:Vai avanti

Ron.Evans :OK Robert, suppongo che la grande cosa di cui voglio fare rapporto sulla frequenza di servizio è che ho dato un'altra occhiata alla foglia di trifoglio di Aitken con ilbinocolo. E la parte sud (…….confuso) verso est.

Controllo della Missione: Noi copiamo ciò, Ron. C'è qualche differenza tra il colore della struttura ed il Mare di Aitken?

Evans: Si, c'è. Quel Condor, Condorsey, o Condorseto come diavolo vuoi chiamarlo. L’Hotel Condorset è quello che ha il riporto a forma di diamante nel pavimento.

Controllo della Missione: Robert, ricevuto Contorcet Hotel.

Evans: Condor. Condorcet. Alpha. O hanno trovatouna frana su di esso oppure ha un …….Confuso e non sembra come …..(confuso) sull'altro lato della parete nel fianco nord-ovest.

Controllo della Missione: OK, copiamo parete di nord-ovest di Condorcet A.

Evans: L'area ha una forma ellittica od ovale. Naturalmente, l'ellisse è in direzione della cima.

 

Abbiamo ancora un altro esempio di codice usato per mascherare ciò che è stato trovato. Ad esempio"Condorcet Hotel". Perché usare codici se non ci sono segreti da discutere? Perché non spiegare apertamente al popolo Americano ed a tutto il Mondo cosa sta succedendo? Dopotutto, il popolo è quello che ha sostenuto economicamente la missione. Wilson, nel suo libro a pag. 139 dice: ”Sebbene la NASA riporti che le scoperte delle spedizioni spaziali e lunari non siano mai state tenute segrete, è interessante notare che il Dr. Farouk El Baz, uno dei principali scienziati della NASA, ammetta  candidamente chenon tutte le scoperte sono state annunciate””.

 

Un'altra strana conversazione "terra-aria"dell'Apollo 16:

 

Capcom: Cosa mi dite riguardo i cambiamenti di albedo nel suolo sottosuperficie? Naturalmente lo avete visto prima a Flagg, ed erano probabilmente più eccitati per esso 1ì. C'era qualche differenza in esso lì e da Buster e Alsep e LM ?

Duke: No. Intorno ad Alsep era sporadico. A Plum sembrava essere ovunque. La mia impressione predominante era che l'albedo bianco era …..(confuso) che la sottile copertura sulla parte alta.

Capcom: OK. Solo una domanda per voi. Quando eravate a metà strada, o penso che fosse metà strada, ci siamo accorti che avete hai fatto un avvitamento verso sud. E’ vero?

Young: Confermo. Ci siamo imbattuti in Barbara.

 

Wilson scrive a pag.140 del suo libro: “Joseph H. Goodavage,redattore della rivista Saga che ha incluso questa conversazione in un articolo della sua rivista, in proposito commenta: "Barbara”? Chi è costei? Ciò richiede veramente qualche spiegazione. Così mi adoperai per ottenere un appuntamento con il geologo della NASA Farouk El Baz al Museo Nazionale dell'Aeronautica e dello Spazio. Quel che segue è parte della conversazione che avemmo.

Goodavage: Cosa pensa che intendesse Young quando disse che si imbatterono in "Barbara"?

El Baz: Non saprei. Forse è un codice.

Goodavage: Ma Barbara è uno strano nome per qualcosa sulla Luna, non è vero?

El Baz: Si, un vero enigma. Come suggerivo è forse un codice, non saprei

 

Conversazione dell'Apollo 17: Gli astronauti trovano qualcosa di sorprendente e viene loro ordinato di passare immediatamente alla trasmissione in codice:

 

DMP (pilota del modulo lunare): Cosa stai rilevando?

Capcom: Zone calde sulla luna, Jack?

DMP: Dove sono le tue grandi anomalie? Puoi riassumerle brevemente?

Capcom: Jack, te le darò al prossimo passaggio.

CMP (pilota del modulo di comando): Hey, vedo una macchia luminosa laggiù nel luogo di atterraggio dove potrebbero aver scaricato parte di quel alone materiale.

Capcom: Roger. Interessante veramente – Passa a Kilo Kilo.

CMP: Hey, è grigio adesso, ed il numero si estende.

Capcom: Roger. Abbiamo capito. E copiamo che va tutto per il verso giusto laggiù. Passa a KILO KILO riguardo ciò!

CMP: il modo sta passando ad HM. Il registratore è spento. Perdiamo un po’ di comunicazione lì huh? Okay, c’è Bravo. Bravo, seleziona OMNI. Hey, lo sai? Non ci crederai mai. Sto di poco oltre il bordo dell’Orientale Ho appena guardato giù ed ho visto nuovamente quel flash di luce.

Capcom: Roger, capisco.

CMP: Proprio alla fine della valle.

Capcom: Qualche possibilità di  - ?

CMP: E’ ad Est dell’Orientale.

Capcom: Non credi che possa essere Vostok? (una sonda russa!).

 

Wilson scrive in merito, a pag. 141: “I voli della Vostok ebbero luogo nei primi anni sessanta ed erano strettamente geo-orbitanti . Non raggiunsero mai la Luna!”

 

Egli cita ancora: “Gli astronauti videro qualche traccia aliena, come delle strane costruzioni, ebbero disturbi od altro, mentre si trovavano sul suolo lunare?”.   

 

Apollo 16: un’altra “strana”  conversazione.

 

Orion (il vettore lunare): Orion è atterrato. Non riesco a vedere quanto sia grande il …..(confuso), questa zona è bloccata, siamo sotto il raggio sud – tremenda differenza nell’albedo. Ho come l’impressione che queste rocce provengano da qualche altra parte. Ovunque vedevamo il terreno , che è circa tutta la parte illuminata dal sole, avresti avuto la stessa descrizione che le fotografie scattate dall’Apollo 15 mostrarono su Hadley , Delta e le montagne di Radley.

Capcom: OK, vai avanti.

Orion: Sto osservando ora la Stone Mountain e sembra che qualcuno sia stato lì ed abbia solcato il suo fianco. Le spiagge ed i terrazzamenti sembrano come una specie di terrazzo dietro l’altro, lungo questo lato. Hanno scelto di seguire proprio il suo contorno.

Capcom: Qualche differenza nelle terrazze?

Orion: No Tony, niente che io possa dire da qui. Queste terrazze potrebbero essere state innalzate se non di …….(confuso) o qualcosa di simile.

Camper: (Mattingly sul modulo Apollo in orbita) Un’altra strana vista da qui. Sembra una luce lampeggiante. Penso sia Ambell. Un altro cratere qui, sembra sia sommerso, solo che questo stesso materiale sembra fuoriesca. Si può vedere questa macchia ben definita al suo interno. E quel materiale è o è stato costruito sulla parte più alta del cratere, ma sta in cima a cose che sono al di fuori e sono più grandi. E’ un’operazione molto strana.

 

Wilson riporta  a pag. 142: “E noi potremmo aggiungere che questa è una conversazione molto strana. Quale è il vero significato di alcuni termini qui usati, come struttura, zona bloccata, spiagge, terrazzamenti, terrazze ed altro? La Nasa sostiene che sono solamente termini metaforici per descrivere formazioni naturali insolite”.

 

Un’altra strana conversazione dell’Apollo 17, stavolta usata per parlare di “segni d’acqua” sulla Luna.

 

Capcom: Roger, America, vi stiamo seguendo sulla mappa.

LMP: OK, Al Buruni ha delle variazioni sul suo suolo. Variazioni nella luminescenza  del suo albedo. Sembra quasi  che l’acqua scorresse  su una spiaggia. Non in grandi aree, ma piccole aree intorno al lato sud, e la parte che sembra essere stata toccata dall’acqua, possiede un albedo più luminoso, sebbene io riesca a scorgere alcuna sorgente. La composizione comunque, non sembra essere la stessa.

Capcom: America, Houston, voremmo che voi aspettaste e passaste a OMNI Charlie, finché non vi diamo il segnale.

CMP: Wilco.

LMP: C’era qualche indicazione sul sismografo, riguardo all’istante in cui ho visto quel lampo luminoso sulla superficie?

Capcom: Aspetta, controlleremo, Jack.

LMP: Forse un UFO, non preoccuparti, penso che qualcuno lo stesse osservando. Potrebbe esserci stato  uno degli altri lampi di luce.

Capcom: Roger. Copiamo l’istante e…..(confuso).

LMP: Ho contrassegnato il posto.

Capcom: Passalo su una frequenza di servizio.

LMP: OK, l’ho segnato anche sulla mappa.

Capcom: Jack, solo alcune parole per te dalla frequenza di servizio. Potrebbe esserci stato un impatto, nel momento che hai chiamato, ma la Luna sta ancora tremando perimpatto dello S-IVB. Così maschererebbe ogni altro impatto. Potranno rilevarlo in un secondo momento, ma per ora loro non vedono niente dell’istante in cui avete chiamato.

LMP: E’ stato solo un colpo di fortuna per me. Stavo proprio guardando il bordo di Grimaldi , Bob, e quel Graben è pre-Mare. Pre-Mare!

Capcom: OK, ti copio Jack. Intanto che parliamo di Grimaldi, ci piacerebbe brevemente sapere da Ron, ed in maniera esatta, il punto in cui ha visto la luce lampeggiante. Probabilmente gli chiederemo di fotografarlo. Forse in uno de suoi periodi in solitaria.

(Notate che il Capcom ripete che fosse una luce lampeggiante. Quello a cui hanno assistito gli astronauti, non  era quindi alcun impatto meteorico. Da notare che lo LMP (Pilota del Modulo Lunare), menziona in particolare, il termine “Ufo”)

 

Ed ecco un ulteriore commento a pag. 60: “Questa ultima conversazione mostra in maniera ovvia, che entrambi, sia gli astronauti che la Nasa, non prendono alla leggera questi avvistamenti  di Ufo o luci. Furono infatti scattate delle foto e vennero annotati sulle mappe, i punti esatti in cui si rivelarono questi fenomeni”.

 

 

Conclusioni

A pensarci bene, nonostante i nostri sforzi per portare alla luce la verità su quello che riguarda i contatti della nostra con altre specie, si continua con questo assurdo “cover up” su tutto “quello che il popolo non deve conoscere”, ora con la scusa che sarebbe traumatico per le masse, ora con la motivazione che sarebbe destabilizzante per questo o quel Paese. E’ veramente apprezzabile questo prendersi cura del popolo da parte del potere, comodo alibi per poter continuare a fare ciò che si vuole, con chi si vuole, talvolta coperti dal consueto segreto di Stato (o segreto per lo Stato, visto che lo stato è rappresentato dal popolo?). Ma io, nella mio umile e personale conclusione, auguro a me stesso ed a tutti i miei colleghi e ricercatori VERI della verità, di avere tanta salute da DIO e tanta solidarietà da quel popolo che brama di conoscenza. Perché come diceva il compianto Colonnello Corso, la verità é la nostra migliore arma, se la nascondi ti uccide, ma se la divulghi ti rende invulnerabile!

 

Alla prossima

 

 Chi volesse contattare l’autore, può farlo alla e-mal  cuidirect@libero.it , oppure visiti il sito http://www.ufocui.it

 

Riferimenti:

 

BBC News del 14.08.2006

La Repubblica del 14.08.2006

http://tinyurl.com/eq38g

http://tinyurl.com/kbrct

http://www.space.com/news/060813_apollo11_tapes.html

http://www.unknowncountry.com/news/?id=5469

documentario: Apollo 11: The Untold Story